Legamento crociato anteriore
La rottura del legamento crociato anteriore (LCA) si verifica comunemente negli atleti professionisti e non. Data la sua funzione primaria nel limitare l’eccessiva traslazione anteriore della tibia sul femore e nel controllo dell’extrarotazione tibiale, una lesione del LCA può causare lesioni meniscali, instabilità e artrosi.
Queste sono conseguenze potenzialmente devastanti soprattutto negli atleti che partecipano ad attività che richiedono movimenti torsionali rapidi e decisi. Dei legamenti del ginocchio, il LCA è quello che più frequentemente subisce lesioni e necessita di trattamento chirurgico. Esistono attualmente varie opzioni per quanto concerne la tecnica chirurgica, la fonte dell’innesto e la sua fissazione.
Dinamica della lesione e sintomi
La lesione può derivare da uno dei seguenti meccanismi:
- Lesione non da contatto che si verifica nel corso di un cambio di direzione, come una rotazione, un arresto brusco o una decelerazione improvvisa
- Iperestensione del ginocchio durante una ricaduta da un salto
- Durante l’evento viene spesso avvertito un “POP”
- Nell’ arco di poto tempo si sviluppa un notevole versamento
- Una sensazione di instabilità impedisce di riprender l’attività
- Il paziente lamenta l’incapacità di recupero dell’articolarità completa o un blocco articolare, a causa della presenza di alterazioni meniscali
Diagnosi
La diagnosi di lesione del LCA spesso viene identificata già dall’anamnesi fornita dal paziente. L’esame obiettivo è essenziale per la diagnosi di lesione del LCA e per la valutazione delle alterazioni patologiche associate, come lesioni meniscali o condrali e lesioni legamentose complesse. La risonanza magnetica è l’esame di scelta per l’identificazione della lesione del legamento crociato.
Articolo scritto dal Dott. Riccardo D’Ambrosi – Ortopedico